
Quali lampadine scegliere per risparmiare?
Partendo dal presupposto che il mercato libero dell’energia ha dato la possibilità di usufruire di una maggiore convenienza rispetto al passato grazie all’ampia scelta commerciale che i consumatori hanno a disposizione, si può affermare che il risparmio sulla spesa per l’energia elettrica non dipende solo dalla scelta del gestore.
Per ottenere il massimo del risparmio un fattore importante da valutare è la scelta delle lampadine adatte per ottimizzare i consumi.
Dopo oltre un secolo di utilizzo delle lampadine ad incandescenza, ora fuori commercio, brevettate da Thomas Edison, provviste di un filamento metallico di tungsteno che si surriscaldava tramite l’energia elettrica emettendo luce, l’evoluzione energetica ha spinto il mercato verso l’invenzione e l’utilizzo di altri tipi di lampadine.
TIPI DI LAMPADINE A CONFRONTO
Le lampadine alogene, dotate di luce naturale, calda e luminosa, a differenza delle classiche lampadine ad incandescenza, hanno l’aggiunta di gas alogeno oltre al tungsteno, proprio per far raggiungere al filamento delle temperature più elevate e rendere di più. Adatte all’illuminazione di vetrine, quadri, oggetti da museo e come luce da scrivania, sono convenienti e più efficienti delle tradizionali lampadine, ma lo svantaggio è proprio il loro calore e la loro fragilità.
Le lampade tubolari al neon, utilizzate maggiormente in ambito industriale, hanno un’elevata luminescenza ed un’efficienza maggiore rispetto alle lampadine tradizionali.
Le lampadine fluorescenti, nate negli anni 80, sono dotate di un gas nobile che a contatto con l’energia elettrica stimola il gas fluorescente, producendo molta più luce di una tradizionale lampadina, pur riscaldandosi lentamente, e risparmiando fino all’80% dell’energia.
Le lampadine fluorescenti compatte sono quelle più utilizzate, è possibile scegliere anche la tonalità di luce misurata attraverso i gradi Kelvin, più fredda o più calda a seconda delle esigenze e dei gusti.
Infine ci sono le lampadine a LED. Sono ormai quelle preferite in ordine di prezzo, versatilità e risparmio energetico.
Possono durare fino a 30 volte in più rispetto alle lampadine ad incandescenza tradizionali e consumare fino all’80% in meno. Sono compatte ed adattabili in qualsiasi uso, sia per forma che per colore.
In definitiva il costo che va ad incidere sui consumi è dato sia da un costo nominale delle lampadine stesse, sia dal tipo di efficientamento energetico che hanno e dal loro consumo in Watt.
La differenza sostanziale tra le varie lampadine è soprattutto la percentuale di energia che viene trasformata in luce; le lampadine tradizionali trasformavano in luce solo il 5% dell’energia ricevuta, disperdendo il resto; le lampadine fluorescenti riescono a trasformarne il 25%, quelle a LED invece arrivano fino al 50%.
Inoltre un dato fondamentale da mettere a confronto è l’unità di misura del flusso luminoso, i lumen. Gli stessi lumen non equivalgono sempre agli stessi Watt; a seconda del tipo di lampadina, i Watt, e quindi il consumo energetico, è minore con la stessa quantità di lumen prodotta. Il LED, anche in questo caso, consuma meno Watt rispetto agli altri tipi di lampadine.
In definitiva la lampadina a LED, rispetto ad una alogena o ad una generica a risparmio energetico, risulta comunque la più conveniente.