Il freddo ha iniziato a farsi sentire, i termosifoni sono tornati in funzione e i consumi di luce e gas cominciano a risalire.
Niente di anomalo: con l’arrivo delle stagioni fredde, le giornate si accorciano, le temperature si abbassano e passiamo più tempo in casa. È il momento in cui si riaccendono le caldaie, le luci si usano più a lungo e gli elettrodomestici lavorano di più, soprattutto nelle ore serali.
Dopo un’estate caratterizzata da consumi più bassi, questo è il periodo in cui molti iniziano a notare le prime bollette in crescita, anche se, come si può osservare nella tabella, i prezzi in borsa non sono cambiati in modo significativo.
Di seguito l’andamento dei prezzi:
Riepilogo sull’andamento dell’elettricità
| Periodo | Prezzo (€/KWh) |
| Giugno | 0,111 |
| Luglio | 0,113 |
| Agosto | 0,108 |
| Settembre | 0,109 |
| Ottobre | 0,111 |
| Novembre | 0,106 (in corso) |
Riepilogo sul mercato del gas
| Periodo | Prezzo (€/Smc) |
| Giugno | 0,421 |
| Luglio | 0,393 |
| Agosto | 0,382 |
| Settembre | 0,372 |
| Ottobre | 0,352 |
| Novembre | 0,338 (in corso) |
Capire come variano i propri consumi ora, a inizio stagione, può fare la differenza per il resto dell’inverno. Soprattutto considerando che da pochi giorni siamo tornati all’ora solare, con giornate più corte e tramonti anticipati: una situazione che inevitabilmente aumenta il bisogno di luce artificiale e di riscaldamento.
Cos’è il cambio dell’ora e perché si fa?
In Italia, come nel resto d’Europa, durante l’anno si alternano: l’ora legale e l’ora solare.
Con l’ora legale, attiva dall’ultima domenica di marzo, le lancette si spostano avanti di un’ora per sfruttare più luce naturale nel tardo pomeriggio.
Con l’ora solare, che entra in vigore dall’ultima domenica di ottobre, si torna invece all’orario “naturale”, riportando indietro gli orologi. L’idea alla base è semplice: sfruttare al massimo la luce del sole. Storicamente, questa scelta serviva a ridurre l’uso di illuminazione artificiale nelle ore serali e, quindi, i consumi energetici.
Oggi l’impatto sul risparmio è più contenuto, perché dipende dalle abitudini, dal clima e dallo stile di vita di ognuno di noi.
Il cambio dell’ora: cosa comporta davvero
Da circa una settimana siamo tornati all’ora solare: un passaggio che incide non solo sul nostro ritmo quotidiano, ma anche sui consumi energetici. Il sole tramonta prima, le ore di luce si riducono, si accendono prima le luci e il riscaldamento parte già nel tardo pomeriggio.
Il risultato è un aumento dei consumi complessivi, soprattutto nelle ore del tardo pomeriggio. L’elettricità viene utilizzata maggiormente proprio nel momento in cui, per chi ha una tariffa bioraria, l’energia costa di più; allo stesso tempo il gas lavora più a lungo per mantenere la casa calda.
In sostanza, non è il cambio dell’ora in sé a pesare sulla bolletta, ma il modo in cui modifica le nostre abitudini.
Come limitare l’impatto sulle bollette
La buona notizia è che si può ridurre l’effetto di questo aumento stagionale con pochi accorgimenti quotidiani.
Non servono rinunce, solo un po’ di attenzione in più:
– Mantieni il termostato tra 19 e 20°C: ogni grado in meno può ridurre i tuoi consumi.
– Utilizza lampadine a LED, più efficienti e durature.
– Evita lo stand-by: TV, modem e decoder continuano a consumare anche quando sembrano spenti.
– Se hai una tariffa bioraria, approfitta delle fasce orarie più convenienti per lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici.
Piccole abitudini che, sommate giorno dopo giorno, possono fare una grande differenza quando arrivano le bollette invernali.
Il momento giusto per fare il punto
Il ritorno dell’ora solare segna l’inizio del periodo in cui i consumi di energia crescono naturalmente. Per questo è anche il momento ideale per verificare se il tuo contratto luce e gas è ancora adatto alle tue abitudini o se conviene valutarne uno nuovo.
Un controllo ora può evitare sorprese in futuro: basta una semplice analisi della bolletta per capire dove e come si può risparmiare, senza rinunciare al comfort.
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